Estalab, tra il coding e le scienze
Il summer camp – svolto presso l’Istituto Comprensivo di Ozzano dell’Emilia (BO) dal 2 al 13 settembre 2019, dalle 9 alle 12, per un totale di 30 ore – ha messo a disposizione dei partecipanti percorsi di approfondimento su diverse discipline scientifiche: astronomia, fisica, chimica, geologia, vulcanologia e informatica.
L’ampia offerta formativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione – coordinata da INAF – con alcuni dei più rilevanti enti di ricerca presenti sul territorio nazionale, i cui ricercatori si sono recati a scuola per raccontare la loro attività. Oltre alle lezioni con i ricercatori, nelle due settimane sono state proposte attività mirate allo sviluppo del pensiero computazionale, tramite il coding con Scratch.
Questo il programma delle due settimane:
- Lunedì 2: Presentazione del summer camp (Maura Sandri, INAF OAS) + Coding
- Martedì 3: Telescopi spaziali per astronomia X e gamma (Andrea Bulgarelli, INAF OAS) + Coding
- Mercoledì 4: Accendiamo le costellazioni (Maura Sandri, INAF OAS) + CodyMaze
- Giovedì 5: Stregata dalla Luna (Maria Giulia Andretta, Università di Bologna) + Coding
- Venerdì 6: Sotto sopra internet (Luca Benassi, Laboratori Marconi) + Coding
- Lunedì 9: Ne facciamo di tutti i colori (Giovanna Sotgiù, CNR ISOF) + Coding
- Martedì 10: Visita ai radiotelescopi di Medicina (Simona Righini, INAF IRA)
- Mercoledì 11: La geologia di Star Wars (Valentina Ferrante, CNR ISMAR) + Coding
- Giovedì 12: Mondo sotto zero (Gianluca Morgante, INAF OAS) + Coding
- Venerdì 13: Vulcani: un viaggio esplosivo attorno al pianeta (Laura Sandri, INGV) + Chiusura
Questo il dettaglio delle giornate:
Presentazione del programma del centro estivo e inizio lavori con Scratch. I partecipanti, già formati nell’utilizzo dell’ambiente di programmazione durante il percorso scolastico, sono stati invitati a preparare una presentazione con Scratch, raccontando tre cose di sè, usando tecniche di digital storytelling, con il vincolo di usare un solo sprite e lavorare sui costumi dello stesso. Al termine delle tre ore, tutti i lavori sono stati caricati in una cartella drive condivisa dal tutor.
Nella prima parte della giornata, Maura Sandri ha introdotto lo spettro elettromagnetico (dalle onde radio ai raggi gamma, passando per il visibile), come vengono rilevate le diverse frequenze da Terra e dallo Spazio e l’importanza di ogni banda nella ricerca e nella vita di tutti i giorni. Successivamente, Andrea Bulgarelli (tecnologo di INAF OAS) ha parlato dei telescopi spaziali per astronomia X e gamma, raccontando la sua personale esperienza nello sviluppo della missione Agile dell’Agenzia Spaziale Italiana. Al termine delle lezione, durata 60 minuti, i partecipanti hanno continuato a lavorare alla loro presentazione con Scratch con il supporto dell’esperto INAF e del tutor.
Nella prima parte della giornata è stato svolto il laboratorio di making Accendiamo le costellazioni. Il laboratorio ha permesso di avvicinare gli studenti all’elettronica, usando l’astronomia come filo conduttore per realizzare un prodotto di notevole impatto visivo: un paper circuit nel quale le stelle delle costellazioni si sono accese, brillando su un cartoncino nero appositamente progettato. Con la realizzazione di questo circuito i partecipanti hanno imparato facilmente e intuitivamente le basi dell’elettricità e come funzionano i circuiti elettrici. L’introduzione generale sul cielo, sulle costellazioni, sulle stelle e sugli oggetti diffusi appartenenti al catalogo di Messier, ha avvicinato gli studenti allo studio dell’astronomia e al mondo della ricerca scientifica. Le costellazioni proposte in questo laboratorio sono state approfondite con la descrizione riportata nel cartoncino di ogni partecipante, in termini di tipologia delle stelle presenti, posizione in cielo e presenza di oggetti interessanti all’interno della costellazione stessa.
Al termine del laboratorio, durato 90 minuti, i partecipanti hanno sperimentato il Cody Maze, un labirinto virtuale nel mondo reale ideato da Alessandro Bogliolo dell’Università di Urbino. Ci si muove su una scacchiera 5 x 5 le cui caselle contengono dei QRcode. Apparentemente la scacchiera è libera, ma grazie ai QRcode mostra labirinti sempre diversi che vengono proposti al giocatore da un bot Telegram chiamato @codymazebot. Il giocatore si muove fisicamente sulla scacchiera seguendo le istruzioni del bot e scansiona il QRcode su cui arriva ad ogni tappa per verificare di aver eseguito correttamente la sequenza di istruzioni. Durante le varie tappe del gioco vengono proposte sequenze di istruzioni di complessità crescente che introducono tutti i concetti base della programmazione.
A distanza di 50 anni dal primo sbarco dell’uomo sulla Luna, insieme a Maria Giulia Andretta (dottore di ricerca in Storia della Scienza e delle Tecniche e autrice del libro Stregati dalla Luna) è stato ricordato quel ‘piccolo passo’, ripercorrendo le tappe più significative della straordinaria impresa che ha portato l’umanità sulla superficie del nostro satellite. La ricercatrice ha inoltre portato testimonianze esclusive di come la NASA ha festeggiato il capodanno lunare e qualche anticipazione sui nuovi programmi spaziali.
Luca Benassi (dei Laboratori Guglielmo Marconi, laureato in informatica) ha parlato di Internet, come è nata e come si è sviluppata a livello globale. Ha introdotto i protocolli di trasmissione dati e come avviene la trasmissione. Dopo una prima parte in aula, nel laboratorio di informatica i partecipanti sono stati “iniziati” ad alcuni comandi base della shell DOS, che gli hanno permesso di comprendere le basi delle connessioni TCP/IP, sia all’interno della rete locale che verso Internet.
Giovanna Sotgiù, ricercatrice del CNR ISOF, sfruttando la combinazione tra gioco e apprendimento, ha presentato la chimica in modo più divertente rispetto al consueto approccio didattico, coinvolgendo i partecipanti in un laboratorio nel quale hanno potuto analizzare diverse sostanze e capire la loro acidità o basicità. Al termine del laboratorio, durato 90 minuti, i partecipanti hanno continuato a lavorare alla loro presentazione con Scratch con il supporto dell’esperto e del tutor.
Con un pulmino offerto dal Comune di Ozzano dell’Emilia, i partecipanti si sono recati in gita al Centro Visite Marcello Ceccarelli di Medicina, che sorge a fianco dei grandi radiotelescopi di Medicina. Sotto la guida di Simona Righini, ricercatrice INAF IRA, gli studenti sono stati accompagnati alla scoperta della radioastronomia, degli strumenti con cui si indaga l’Universo alle frequenze radio e dei progetti di ricerca attivi nel nostro Paese.
Con Valentina Ferrante, ricercatrice del CNR ISMAR di Bologna, i partecipanti hanno viaggiato attraverso la geologia di Star Wars, capendo come si formano diverse strutture morfologiche presenti sulla Terra, su Marte e su alcuni satelliti del Sistema solare, e come certe ambientazioni di Star Wars non sono altro che ambienti terrestri. La ricercatrice ha anche portato diverse rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche, che i partecipanti hanno potuto analizzare. Al termine della lezione, durata 60 minuti, è stato proposto ai partecipanti di realizzare un video gioco con Scratch a più livelli basato su labirinti inventati da loro.
Gianluca Morgante, ricercatore di INAF OAS di Bologna, ha parlato della criogenia, partendo dalle leggi della termodinamica e discutendo delle sue implicazioni nella ricerca scientifica (astrofisica, biologica e medica). Giocando con l’azoto liquido (a meno 190 gradi), ha avvicinato gli studenti alla fisica dei materiali, studiandone il comportamento alle basse temperature e osservando cambiamenti di stato non visibili in condizioni normali. La lezione/laboratorio è durata tutta la mattina.
La ricercatrice Laura Sandri dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Bologna ha condotto i partecipanti in un “viaggio esplosivo attorno al pianeta”, parlando di come si formano i vulcani, quali sono i vulcani più pericolosi del pianeta (con particolare riferimento all’Italia) e facendo loro capire, con un’esperienza pratica che i partecipanti hanno svolto in autonomia, l’importanza della viscosità nella determinazione della tipologia di eruzione vulcanica.
Per informazioni, scrivere a Maura Sandri.