Per andare alla ricerca di forme di vita intelligenti nell’Universo, gli astronomi hanno sviluppato un programma scientifico chiamato SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence, che tradotto significa “ricerca di intelligenze extraterrestri”). I presupposti del programma sono che se esistesse una civiltà talmente evoluta da essere in grado di comunicare, è probabile che lo farebbe tramite l’invio di segnali radio, così come facciamo noi sulla Terra con i telefonini. A partire da questo concetto, i ricercatori del SETI utilizzano i radiotelescopi per cercare dei segnali extra-terrestri (ET) artificiali, dove un radiotelescopio è un telescopio che, a differenza di quelli classici che osservano la luce visibile, è specializzato nel rilevare onde radio emesse dalle varie radiosorgenti sparse per l’Universo.
La maggior parte degli oggetti celesti (stelle, nebulose, galassie, etc) emettono segnali radio, che però possono essere distinti da quelli artificiali: i segnali naturali sono detti a banda larga perché comprendono diverse frequenze, mentre i segnali artificiali sono a banda stretta perché hanno una sola frequenza di emissione. Studiando il segnale radio che si riceve è possibile quindi capire se è di origine naturale o artificiale.
I segnali radio sono un tipo di radiazione elettromagnetica, come lo è anche la luce, che l’occhio umano non è in grado di percepire. Il nome non deve trarre in inganno, non è un tipo di suono: quando comunichiamo con i telefonini, i nostri cellulari inviano segnali radio che poi vengono tradotti in suono!
Con questa attività – sviluppata con Scratch – farai finta di utilizzare il radiotelescopio di Arecibo (il più grande del mondo fino all’entrata in servizio, nel settembre 2016, del radiotelescopio FAST da 500 metri, in Cina) per cercare segnali radio artificiali. Per comprendere meglio la differenza tra segnale a banda stretta e a banda larga, a ognuno dei due viene associato un suono diverso.
Per prima cosa, apri il programma cliccando qui. Vedrai che si aprirà all’interno del tuo browser, alla pagina web del Mit (il Massachusetts Institute of Technology). Poi clicca sulla bandierina verde e vai avanti cliccando sulla freccia viola, leggendo con attenzione le istruzioni.
Quando avrai finito di leggere le istruzioni, potrai iniziare a giocare. Per farlo, muoviti con il puntatore del radiotelescopio attraverso il cielo e ascolta il segnale che proviene dalle stelle. Quando pensi di aver trovato un segnale artificiale, premi la barra spaziatrice.
In alto vedrai due display: uno con i segnali extra-terrestri che hai trovato e uno con i secondi rimasti. Cliccando sul pulsante “Personalizza” puoi modificare il tempo a disposizione, il numero di segnali ET da cercare e la dimensione del puntatore. Buon divertimento 😉
Se preferisci, puoi giocarci anche da qui!