Il 18 febbraio 2021, poco prima delle 22 ora italiana, Perseverance – il rover della missione Mars 2020 della Nasa – è atterrato con successo sul suolo marziano. Mentre l’umanità era con il fiato sospeso immaginando la terra del Pianeta rosso che si avvicinava rapidamente al rover, qualcosa ha guardato in su, verso il cielo coperto dal grande paracadute.
Inizialmente nessuno ci ha fatto caso, tutti presi dalla sabbia che si sollevava intorno al rover, dai sassi, dalle immagini che già da subito Perseverance ci ha regalato. Ma a distanza di poche ore, qualcuno è andato a rivedere le immagini e alla vista del paracadute aperto, lo sguardo che prima era scorso veloce è tornato indietro: gli occhi socchiusi a contemplare l’improbabile spettacolo di piccoli spicchi maldestramente colorati di rosso e di bianco. Poi il dubbio: se il paracadute presenta quello strano motivo colorato, una ragione ci sarà sicuramente perché la Nasa non lascia nulla al caso. E se fosse un codice?
Ci sono volute sei ore perché “la rete” violasse il codice… e svelasse il messaggio della Nasa a tutti noi. Vediamo come hanno fatto…
Guardando il paracadute, si notano quattro settori circolari: un anello più esterno e sottile, separato da tre settori circolari interni, più larghi, tramite un anello nero. La sequenza di spicchi colorati sembra casuale ma i colori sono solo due – come le cifre 0 e 1 del codice binario – quindi la prima cosa che viene in mente è sostituire al posto degli spicchi rossi un 1 e al posto di quelli bianchi uno 0.
Riportando la sequenza di 0 e 1 su una riga, quello che si ottiene è effettivamente molto simile a un messaggio scritto in codice binario… che a noi appassionati di coding ci fa sentire a casa. Ma prima di trascrivere il codice dobbiamo decidere da quale punto della circonferenza iniziare e da che parte andare.
Come verso, proviamo con quello orario.
In ogni settore è presente un gruppo di spicchi rossi contigui che potrebbe rappresentare un padding (riempimento). Su ogni settore potrebbe essere codificata una parola e, se è più corta degli spazi a disposizione (80 spicchi su ogni settore), le celle sono state colorate di rosso. In tal caso, questi spicchi andrebbero eliminati e la parola potrebbe ragionevolmente iniziare dalla fine di questa sequenza continua di rossi.
Se così fosse, le tre sequenze sarebbero le seguenti:
- Settore interno: 00000001000000000001000001001000000001010001111111111111111111111111111111111111
- Settore intermedio: 00000011010000001001000000011100000010000000010100000001100100011111111111111111
- Terzo settore circolare: 00000101000000001000000000100100000011100000000111000001001100011111111111111111
L’anello più esterno presenta delle differenze, non essendo presenti gruppi contigui di spicchi rossi come nei tre settori circolari più interni.
- Anello esterno: 00001000100000001011000011101000000011100001110110000000101000000111110000010111
Occupiamoci dei tre settori circolari, e poi dell’anello esterno.
Le cifre di ogni settore sono 80. Proviamo a considerarle a gruppi di dieci, partendo dal settore più interno:
0000000100 0000000001 0000010010 0000000101 0001111111 1111111111 1111111111 1111111111
Buttiamo via gli ultimi quattro blocchi che contengono quello che abbiamo pensato essere un padding. Rimane:
0000100 0000001 0010010 0000101
Proviamo a vedere cosa succede trasformandolo in decimale questo presunto codice binario, con la calcolatrice. Le quattro sequenze diventano:
4, 1, 18, 5
Se ci aspettiamo parole, dobbiamo riuscire a convertire questi numeri in lettere. Aggiungiamo 64 per poi passare al codice ASCII:
68, 65, 82, 69
consultiamo la tabella per scoprire quale lettera è associata a ogni numero decimale. La nostra sequenza diventa D A R E.
Facciamo la stessa cosa con il settore intermedio:
0000001101 0000001001 0000000111 0000001000 0000010100 0000011001 0001111111 1111111111
Buttiamo via le ultime due sequenze: 0001101 0001001 0000111 0001000 0010100 0011001.
Convertiamo in decimale ogni blocco: 13, 9, 7, 8, 20, 25.
Sommiamo 64 per convertire in ASCII: 77, 73, 71, 72, 84, 89.
Convertiamo, usando la tabella: M I G H T Y.
Sembra proprio che abbia un senso ?
Decodifichiamo l’ultimo settore, nello stesso modo. Dividiamo la sequenza in gruppi da dieci:
0000010100 0000001000 0000001001 0000001110 0000000111 0000010011 0001111111 1111111111.
Buttiamo via le ultime due sequenze, che comprendono il padding:
0000010100 0000001000 0000001001 0000001110 0000000111 0000010011.
Trasformiamo in decimale:
20, 8, 9, 14, 7, 19
Sommiamo 64 per convertire in ASCII: 84, 72, 73, 78, 71, 83.
Convertiamo, usando la tabella: T H I N G S.
Ed ecco svelato il messaggio nascosto dalla Nasa nel paracadute: dare mighty things!
Osate cose grandiose ?
… come ad esempio atterrare su Marte!
Ma non abbiamo finito, manca l’anello esterno. Trattiamolo nello stesso modo anche se, non avendo il padding, probabilmente tutti gli spicchi saranno significativi e non sappiamo con certezza da dove partire. Per capire da dove partire è sicuramente d’aiuto il fatto che nel paracadute siano state individuate fette di tre spicchi bianchi (corrispondenti a bit 0) – corrispondenti ai primi tre bit dei blocchi da dieci raggruppati nei settori interni – che rappresentano come uno “spazio” tra le lettere. Individuato questo pattern (chiaramente visibile nell’immagine sopra in cui è riportato il tweet), è più semplice decifrare l’anello esterno perché i possibili punti da cui partire passano da 80 a 8. Partiamo da quello in prossimità della verticale, e muoviamoci come la lancetta di un orologio:
0000100010 0000001011 0000111010 0000001110 0001110110 0000001010 0000011111 0000010111
Trasformiamo in decimale: 34, 11, 58, 14, 118, 10, 31, 23.
Sommiamo 64 e vediamo cosa succede: 98, 75, 122, 78, 182, 74, 95, 87.
Convertiamo: b, K, R, N, ???, J, _, W.
Questo non sembra avere senso… però, tra le lettere, ci sono N e W che potrebbero corrispondere a Nord e Ovest. Se così fosse, gli altri potrebbero essere semplici numeri, così:
34, 11, 58, N, 118, 10, 31, W.
E se fossero coordinate geografiche?
Andiamo a vedere sulla mappa cosa troviamo in corrispondenza a 34° 11′ 58″ N 118° 10′ 31″ W:
Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, dove è nato Perseverance! C’era da aspettarselo… l’unica alternativa accettabile sarebbe stata il Cratere Jezero 😀
È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. Questi contenuti nascosti, divertentissimi da trovare, prendono il nome di Easter egg!
Terminiamo proponendovi il nostro, di motto, e lasciamo a voi il piacere di decifrarlo 🙂
Se volete una versione “facilitata” del nostro paracadute, la trovate qui.
Se volete divertirvi a realizzare il vostro paracadute, vi lasciamo un cerchio vuoto che potete dividere nel numero di settori che volete (usando il compasso), in base alle parole del messaggio che volete nascondere. Se la parola è molto corta, colorate gli spicchi non usati (padding). In ogni settore, le parole possono iniziare dal punto in cui volete, non necessariamente devono essere allineate. Per scaricare la griglia circolare, cliccate sull’immagine e (quando la vedete grande) cliccate con il tasto destro del mouse per salvarla sul vostro computer.
Con il programma scratch riportato qui potrete creare facilmente un paracadute come quello di Perseverance.
Buon divertimento 🙂
Potete scaricare la presentazione dell’attività mostrata nel video sottostante da qui.
Guarda il video sul canale YouTube di Play:
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