Il 16 novembre 1974, dal radiotelescopio di Arecibo, un messaggio radio molto particolare è stato trasmesso nello spazio, verso l’ammasso globulare di Ercole, a 25mila anni luce di distanza dalla Terra.
Il messaggio è composto da 1679 cifre binarie (zero e uno), una dopo l’altra. Perché proprio 1679? Questo numero è il prodotto di due numeri primi: 23 e 73. In questo modo, supponendo che chiunque lo riceva decida di ordinarlo in un quadrilatero, potrà farlo soltanto ordinandolo in 23 righe e 73 colonne, oppure 73 righe e 23 colonne. Nel primo caso (23 righe, 73 colonne) l’informazione produrrà un disegno senza senso, ma nel secondo modo (73 righe, 23 colonne) formerà un’immagine nella quale si potranno riconoscere delle informazioni ben precise: il famoso crittogramma di Drake.
Noi però non vogliamo svelarvi subito il contenuto del messaggio. Vorremmo riusciste a scoprirlo da soli, con un’attività di coding unplugged. Scaricate il codice pixel art riportato in questa pagina, e provate a colorare i quadretti di un foglio seguendo lo schema indicato. Vedrete apparire, alla fine, il messaggio che Frank Drake, con l’aiuto di Carl Sagan, ha composto e mandato nello spazio esattamente 46 anni fa (sì perché questa scheda è stata preparata proprio per ricordare l’anniversario dell’evento).
In alternativa, qui trovate la scheda a colori oppure in bianco e nero.
Quando avrete finito di colorare i quadretti, scorrendo il vostro foglio da sinistra a destra e dall’alto al basso, ritroverete queste informazioni:
- i numeri da uno a dieci in formato binario;
- i numeri atomici degli elementi idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e fosforo;
- la formula degli zuccheri e basi dei nucleotidi dell’acido desossiribonucleico (DNA);
- il numero dei nucleotidi nel DNA;
- una rappresentazione grafica della doppia elica del DNA;
- una rappresentazione grafica di un uomo, con indicata l’altezza di un uomo medio (1.74 metri);
- la popolazione della Terra nel 1974 (4 292 853 750 persone);
- una rappresentazione grafica del sistema solare;
- una rappresentazione grafica del radiotelescopio di Arecibo e le dimensioni dell’antenna trasmittente.
La speranza, nell’inviare questo messaggio, era quella di raggiungere una civiltà aliena, possibilmente intelligente e capace di decifrarlo, per raccontare loro un pochino di noi. Il messaggio sta tuttora viaggiando nello spazio ed è ancora lontanissimo dalla meta. Ma chiunque potrebbe intercettarlo, nel percorso, e scoprire che esistiamo.
E voi, che tipo di messaggio mandereste nello spazio se ne aveste la possibilità?
Provate a prepararne uno: prima il disegno, poi il codice corrispondente… e poi passate quest’ultimo ai vostri compagni. Forse riusciranno a decifrarlo 🙂