Ideatore: INAF – Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Alessandra Zanazzi)
Descrizione: “Il gioco dell’oca spaziale” è una versione astronomica del classico gioco dell’oca. Esso consiste in una “gio-conferenza” che ripercorre i grandi progressi dell’uomo nell’esplorazione del Sistema Solare e dello spazio, dai primi voli in orbita ai satelliti del futuro, per svelare i grandi misteri dell’Universo.
Scopo del gioco: Finire il percorso nel minor tempo possibile.
Regole: Sono le stesse del gioco dell’oca: per andare avanti si lancia un dado e si procede del numero di caselle dato dal risultato. In ogni casella succede qualcosa: esperimento, quiz, lettura di un libro, osservazione del cielo o video; alcune caselle speciali fanno saltare avanti, altre tornare indietro.
Numero giocatori: Non vi è un limite nel numero dei giocatori; se sono tanti vengono divisi in più squadre.
Età consigliata: 7-12 anni (scuola primaria).
Spazio: Possibilmente all’aperto per poter osservare il cielo.
Durata: Un’ora circa.
Materiali: Tabellone, un dado, pedine e il materiale per i vari esperimenti.
Obiettivi educativi (competenze): Imparare il rispetto delle regole e ad affrontare la vittoria o la sconfitta.
Obiettivi disciplinari (conoscenze): Scoprire la storia dell’esplorazione spaziale con una lezione meno frontale e più interattiva.
Perché il gioco è utile per la didattica e divulgazione dell’astrofisica? Il gioco rappresenta uno strumento per l’apprendimento della storia dell’esplorazione spaziale, ovvero il suo obiettivo è veicolare una conoscenza, utilizzando le meccaniche per rendere il processo più attraente. Il punto di forza di questa attività risiede nell’usare come base il gioco dell’oca, di grande diffusione. In questo modo l’attività non rischia di essere intimidatoria e favorisce la partecipazione anche dei giocatori più timidi.