Qr code che permette di attivare l’esperienza interattiva in realtà aumentata realizzata in occasione del concorso Inaf “C’è Posta per ET”

Nell’ambito del concorso “C’è Posta per E.T“, organizzato dall’Inaf in collaborazione con Amsat Italia e con l’Agenzia Spaziale Italiana, è stata realizzata un’attività in realtà aumentata per permettere ai partecipanti di scoprire molti degli esopianeti che gravitano attorno a stelle diverse dal nostro sole e che possono essere scelte come target per l’invio del proprio messaggio nello spazio.

In questa attività scopriremo come utilizzare l’esperienza in realtà aumentata realizzata e come riprodurla.

Fino a oggi, sono migliaia i sistemi planetari extra-solari scoperti e per questa attività ne abbiamo selezionati venti di dimensioni similia alla Terra o un pò più grandi. Il gioco in realtà aumentata vi aiuterà a scoprire se i pianeti di questi sistemi si trovano all’interno e all’esterno della zona di abitabilità calcolata dagli astronomi che studiano i sistemi planetari extra-solari.

Ma cosa si intende per “zona di abitabilità”? È un termine scientifico che indica la regione attorno a una stella dove è teoricamente possibile per un pianeta mantenere determinate caratteristiche che potrebbero renderlo abitabile per un organismo vivente. Dunque il pianeta ha bisogno di trovarsi né troppo vicino né troppo lontano dalla sua stella e deve possedere un’atmosfera sufficientemente spessa e con una composizione chimica adeguata. Dunque, ad esempio, se fosse troppo vicino, la temperatura superficiale crescerebbe e l’eventuale acqua presente tenderebbe a evaporare per poi disperdersi nello spazio. Se fosse troppo lontano dalla sua stella la temperatura tenderebbe a scendere e il pianeta finirebbe per congelarsi completamente.

Un pianeta delle dimensioni giuste e “abitabile” potrebbe essere la nostra Terra 2.0. Per verificare le caratteristiche dei sistemi planetari selezionati occorre scaricare l’app Metaverse su smartphone o tablet e inquadrare il codice QR qui riportato.

Dal menù principale è possibile scegliere una stella, metterla a confronto con il nostro sole e scoprire quali e quanti pianeti possiede. Una mappa mostrerà l’intero sistema planetario e anche la zona di abitabilità calcolata dagli astronomi e da qui parte un piccolo test. Osservando bene il sistema selezionato l’app vi chiederà di identificare un determinato pianeta e di verificare se la sua posizione lo rende potenzialmente abitabile o no. Se la risposta è corretta, sarà possibile visionare tutte le caratteristiche principali del pianeta che avete individuato, ma se non indovinerete al primo colpa niente paura; l’app consentirà sempre di riprovare.

Adesso sbriciamo all’interno della struttura dell’attività:

Sembra davvero imponente ma in realtà il piano di lavoro è diviso in blocchi, dove ogni blocco è composto da sei scene (Character Scene) selezionabili dal pulsante in alto a destra Add new. Vediamo in dettaglio uno dei blocchi e in particolare quello della stella GJ 357:

Nella prima scena attiviamo tre pulsati che ci permetteranno di creare i collegamenti: Compara al sole si collega alla scena in cui è possibile osservare la differenza di massa tra la stella selezionata e il nostro sole; Esopianeti si collega alla scena che attiva la mappa del sistema planetario e che ci permette di osservare i pianeti che lo compongono. In questo caso il test ci chiede di verificare la posizione del pianeta GJ 357d e dunque se la risposta che daremo sarà corretta, verremo collegati alla scena con le caratteristiche, altrimenti saremo indirizzati verso la scena di errore, dove cliccando su indietro potremo riprovare a dare la risposta corretta. Il flusso è abbastanza semplice e va ripetuto, cambiando immagini e informazioni per ogni stella e sistema planetario, per tutti i target presenti nel menù.

Adesso provate a utilizzare l’esperienza interattiva in realtà aumentata e a individuare correttamente tutti gli esopianeti.

Guarda il video tutorial


L’esperienza è stata realizzata da Laura Leonardi in collaborazione con Antonio Maggio, Maura Sandri e Silvia Galleti.

Per saperne di più sul concorso “C’è Posta per ET” leggete l’articolo pubblicato su Media Inaf.