Ideatore: INAF – Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo (Valentina La Parola)
Descrizione: Il gioco funziona come un gioco dell’oca in cui i giocatori sono le pedine stesse che si muovono lungo il percorso collezionando timbri sul loro passaporto, che contiene brevi informazioni sulle caselle visitate, ognuna delle quali rappresenta un oggetto del Sistema Solare.
Scopo del gioco: Gli obiettivi possono essere diversi a seconda del contesto: vince chi arriva prima al traguardo o chi colleziona più timbri sul passaporto.
Regole: Sono le stesse del gioco dell’oca: per andare avanti si lancia un dado e si procede del numero di caselle dato dal risultato. Quando si arriva su una casella con la scia di un razzo, si va avanti fino alla casella con la punta. Quando si arriva sulla coda di una cometa si torna indietro fino alla casella con la testa.
Numero giocatori: Non vi è un limite nel numero dei giocatori; se sono tanti vengono divisi in più squadre.
Età consigliata: 7-12 (scuola primaria).
Spazio: Sia aperto che chiuso, ma abbastanza grande da contenere il tabellone (di dimensione 4 m × 4 m).
Durata: Un’ora circa.
Materiali: Tabellone e passaporti per ogni partecipante, che possono essere scaricati ai seguenti link: passaporto (in formato A5) – tabellone (in formato A3).
Obiettivi educativi (competenze): Imparare il rispetto delle regole e ad affrontare la vittoria o la sconfitta.
Obiettivi disciplinari (conoscenze): Imparare nozioni di base sul Sistema Solare.
Perché il gioco è utile per la didattica e divulgazione dell’astrofisica? Il gioco rappresenta uno strumento per l’apprendimento di nozioni di base sul Sistema Solare, ovvero il suo obiettivo è veicolare una conoscenza, utilizzando le meccaniche per rendere il processo più attraente. Il punto di forza di questa attività risiede nell’usare come base il gioco dell’oca, di grande diffusione. In questo modo l’attività non rischia di essere intimidatoria e favorisce la partecipazione anche dei giocatori più timidi.