La stampa 3d e più in generale la digital fabrication sono un mondo vasto e che può essere anche abbastanza complesso. In questa pagina vi forniremo alcune indicazioni per muovere i primi passi in questo mondo e vi suggeriremo alcuni modi per approfondire le vostre conoscenze.
Per produrre una stampa bisogna:
- progettare con un software dedicato l’oggetto che vogliamo stampare
- fare lo slicing ovvero tradurre il disegno in istruzione operative di stampa per la stampante
- per finire procedere con la stampa vera e propria.
Vi consigliamo di partire con tinkercad un’app gratuita e facile da usare per la progettazione 3D. Può essere usata da insegnanti, bambini, appassionati e progettisti per immaginare, progettare e creare praticamente qualsiasi cosa. Dopo aver fatto il login potete fare un po’ di pratica con il software utilizzando i tutorial di base a disposizione. Il software è molto efficace ed intuitivo perché ci invita a costruire il nostro progetto combinando principalmente solidi geometrici di base pieni e vuoti. Anche questa scomposizione è un processo molto interessante dal punto di vista dell’apprendimento.
Un modo per prendere dimestichezza con il processo è seguire le mini lezioni ridisegnando un oggetto: ad esempio cosa c’è di meglio che un paio di occhiali stile minecraft per animare una festa?
Ricordatevi sempre di visualizzare da angoli diversi la vostra creazione. Anche per i bambini è un processo molto importante per capire effettivamente se la struttura tridimensionale dell’oggetto è sensata. Quando sarete soddisfatti del vostro progetto potrete passare alla fase successiva ovvero il tradurlo in istruzioni operative per la stampante.
Quello che dovete fare ora è esportare tutto il vostro design in formato STL (stereolitografia): questo è il formato che potete dare in pasto al vostro software di ‘slicing’. La parte di configurazione del software che avete scelto o che avete comunque a disposizione è molto personale e dipende fondamentalmente dalla stampante che userete. Dalla macchina dipende tutto: i materiali, le dimensioni possibili massime di stampa (il volume di stampa), le velocità, ecc.
I software di slicing più comuni sono: Cura di Ultimaker (gratuito), Prusa Slicer (gratuito), Simplify3D (a pagamento). Questi sono solo alcuni esempi, il panorama di questi software è molto fluido e sempre in aggiornamento.
Se il vostro pezzo ha sporgenze “a sbalzo” dovrete inserire dei supporti (parti plastiche che la stampante crea ma che servono solo a sostenere le parti sospese e che poi staccherete a mano dal pezzo finale).
Se l’oggetto è particolarmente sottile o ha comunque una superficie di appoggio sul piatto particolarmente piccola rispetto alle dimensioni del design completo dovrete magari aggiungere qualche elemento di adesione al piatto (brim, skirt).
Basta, è ora di stampare! Un processo che immaginiamo molto ‘digitale’ in realtà rimane molto artigianale e che almeno all’inizio richiede qualche tentativo (ed errore). Il pezzo stampato deve essere spesso ancora trattato (vanno eliminati i supporti, carteggiato, incollato se in più parti, colorato).
Quando anche queste fasi sono finite il vostro lavoro è concluso!
PS: se le prime stampe non sono esattamente un successo, non bisogna darsi per vinti, occorre rimboccarsi le maniche, cercare di analizzare, scoprire cosa può essere andato storto e riprovare… in puro stile da ‘tinkerer’