L’eclissi solare con Scratch
Scopo di questa attività è spiegare, con un programma sviluppato con Scratch, come hanno origine le eclissi solari.LEGGI TUTTO
Scopo di questa attività è spiegare, con un programma sviluppato con Scratch, come hanno origine le eclissi solari.LEGGI TUTTO
Questa scheda vi permette di generare un paracadute analogo a quello che il rover Perseverance ha dispiegato per “atterrare” su Marte, il cui codice è descritto in dettaglio nell’attività di coding unplugged riportata nella scheda Il paracadute di Perseverance. Cliccando sulla bandierina verde vi verranno chieste quattro parole da criptare che potrete andare a riportare nel vostro paracadute in altrettanti settori circolari, come indicato nell’attività sopra. Vi consigliamo di attivare la modalità turbo prima di cliccare la bandierina verde. Per vedere il codice di questo programma, cliccate sul bottone “GuardaLEGGI TUTTO
Questa scheda introduce uno strumento per verificare la correttezza dei messaggi da presentare al concorso “C’è posta per E.T“. Un’analisi dello script utilizzato per questo strumento software potrebbe fornire utili suggerimenti su come verificare e tradurre un messaggio in codice, ma non è tra gli scopi del presente articolo, che si limita a spiegarne l’uso, per gli scopi del concorso. Questo strumento è stato programmato usando il linguaggio Scratch, ed è disponibile qui. Le regole da seguire per produrre un messaggio con la codifica RLE (run length encoding) usata nellaLEGGI TUTTO
Quando un corpo celeste non dotato di luce propria (come ad esempio un pianeta) passa di fronte a una stella, la luce che noi riceviamo da quella stella viene attenuata in proporzione alla frazione di area visibile che viene coperta dal pianeta. A seconda dei casi si può parlare di eclissi, di occultazione, o di transito. Questo effetto si ha, ad esempio, quando la Luna passa davanti al Sole, dando luogo a quel fenomeno spettacolare noto come eclissi solare. Se la Luna arriva a coprire completamente il disco del SoleLEGGI TUTTO
Già nell’antichità era noto che, a differenza del Sole e della Luna, i pianeti descrivono moti complicati rispetto alle stelle sulla volta celeste (non a caso la parola pianeta, dal greco, significa “errante”). Addirittura, la loro direzione di moto sembra invertirsi, per un certo periodo di tempo, per poi ristabilire la propria direzione (moto retrogrado apparente). I modelli geocentrici, la cui massima espressione sarà il modello Tolemaico, per questo hanno dovuto introdurre varie correzioni all’idea originaria che i pianeti orbitassero semplicemente lungo traiettorie circolari di cui la posizione della TerraLEGGI TUTTO
Dopo aver sviluppato nei passi precedenti alcuni concetti geometrici sulle orbite ellittiche, ricaviamo ora traiettoria e legge oraria dell’orbita risolvendo esplicitamente le equazioni dinamiche, vale a dire la Seconda Legge di Newton e la Legge di Gravitazione Universale: Queste in apparenza semplici leggi sono alla base di una vastissima complessità di moti. La prima equazione lega la forza applicata su un corpo e la sua accelerazione: questa è un’equazione vettoriale, e la costante m che lega le due grandezze è la massa dell’oggetto. La seconda (scritta qui nel caso specialeLEGGI TUTTO
Poiché la Prima Legge Keplero recita che il Sole occupa uno dei due fuochi dell’ellisse che descrive l’orbita del pianeta, in questo passo impareremo a tracciare un’ellisse centrata su uno dei suoi due fuochi. Questa sarà anche l’occasione per introdurre altre utili quantità. Iniziamo con una versione di codice molto simile all’ultimo presentato nel passo precedente. La differenza principale consiste nell’applicare una traslazione, nel sistema di coordinate ruotate, pari alla metà della distanza assiale, in modo da collocare un fuoco nel centro. Da notare che, con il mouse, viene oraLEGGI TUTTO
Il significato delle leggi di Keplero è ben descritto nei loro enunciati, così come si possono trovare in un qualsiasi libro di testo: Prima Legge, o legge delle orbite ellittiche: “L’orbita descritta da un pianeta è un’ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi” Seconda Legge, o legge delle aree: “Il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali” Terza Legge, o legge dei periodi: “Il quadrato del tempo che ogni pianeta impiega a percorrere le propriaLEGGI TUTTO
Con questa attività vedremo che le orbite chiuse di un pianeta attorno al suo sole sono delle ellissi. Iniziamo con un semplice esercizio che consiste nel tracciare un’ellisse centrata rispetto alla sua origine, cioè all’incrocio dei suo assi. Questo ci permetterà anche di prendere dimestichezza con alcuni accorgimenti della programmazione, che useremo in seguito. L’equazione canonica che descrive un’ellisse in coordinate cartesiane è: in cui a e b rappresentano i semiassi maggiore e minore, orientati rispettivamente lungo l’asse delle ascisse e quello delle ordinate. Ma per il nostro primo codiceLEGGI TUTTO
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