Ideatore: INAF – Osservatorio Astronomico di Padova (Federico Di Giacomo, Eleonora Alei, Caterina Boccato, Serena Benatti, Elena Sissa, Ilaria Carolo)

Descrizione: In questa caccia caccia al tesoro i giocatori vengono divisi in squadre, ognuna delle quali rappresenta una missione, spaziale o non, che si occupa dello studio di esopianeti e impersonificano degli astronomi alla ricerca di questi mondi sconosciuti. Il tesoro da cercare è il pianeta Giove, rapito e nascosto da qualche essere malvagio. Per ottenere gli indizi i partecipanti devono superare delle prove a tema astronomico, come mettere in ordine i pianeti del Sistema Solare o simulare la nascita di un pianeta.

Scopo del gioco: Trovare il pianeta scomparso.

Ambientazione: Il pianeta Giove è stato rubato! Ai partecipanti viene richiesto di assumere il ruolo di astronomi e di trovare il maltolto.

Regole: All’inizio del gioco ad ogni squadra viene fornito un indizio che devono decifrare per raggiungere la prima prova. Una volta superata ricevono il secondo indizio che li porta alla seconda prova e via così fino a trovare il tesoro, il pianeta scomparso. Le prove che devono superare sono in ordine diverso per ogni squadra e sono in tutto cinque: mettere in ordine di distanza dal Sole i pianeti del Sistema Solare, risolvere un esercizio sui tipi di onde elettromagnetiche, simulare la formazione di un pianeta, risolvere un cruciverba astronomico ed infine la prova finale uguale per tutti, ovvero risolvere un indovinello.

Numero giocatori: I giocatori vengono divisi in quattro squadre, ognuna delle quali rappresenta una missione o uno strumento che si occupa della ricerca di esopianeti.

Una delle prove della caccia al tesoro consiste nella simulazione della nascita del sistema solare.

Età consigliata: 10-13 (ultimo triennio della scuola primaria).

Spazio: Aperto o chiuso, ma abbastanza ampio da distribuire le cinque prove lontane tra loro.

Durata: Dalla mezz’ora all’ora.

Materiali: In questo documento trovate la lista dei materiali necessari: lista materiali, mentre qui trovate i link alle versioni stampabili: badge – costellazioni – crucipuzzle – poster – pianeti – onde.

Obiettivi educativi (competenze): Educazione tra pari dei giocatori (se le squadre sono costituite da membri con età diverse, si possono aiutare tra loro per risolvere le prove), sviluppo di autonomia decisionale, gestione di sé in gioco e delle relazioni, lavoro in gruppo.

Obiettivi disciplinari (conoscenze): Imparare come si forma un pianeta, come è fatto il Sistema Solare, quali sono e come sono fatte le onde elettromagnetiche.

Perché il gioco è utile per la didattica e divulgazione dell’astrofisica? Il gioco rappresenta uno strumento per raggiungere gli obiettivi disciplinari, ovvero il suo scopo è veicolare delle conoscenze, utilizzando le meccaniche per rendere il processo più attraente. Il punto di forza di questa attività risiede nell’usare come base la caccia al tesoro, di grande diffusione. In questo modo l’attività non rischia di essere intimidatoria e favorisce la partecipazione anche dei giocatori più timidi.

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