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Cerere, il pianeta nano dea della Terra

By Serena Pastore
In Blog, Coding
Tagged Per famiglie, Per insegnanti, Per studenti, Pixel Art

Cerere, corpo celeste presente nella fascia degli asteroidi scoperto nel 1801, è stato classificato nel 2006 come pianeta nano dall’Unione Internazionale astronomica. Infatti, contrariamente all’asteroide Vesta a cui è stato associato anche dalla missione NASA Dawn, ha una massa abbastanza grande da rendere la propria forza di gravità superiore alle forze che tengono uniti i corpi rocciosi, e quindi ha potuto assumere una forma quasi sferica (corpo in “equilibrio idrostatico”).

Rappresentazione artistica delle macchie luminose di Cerere fotografate dalla sonda Dawn
Crediti: ESO/L.Calçada/NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/Steve Albers/N. Risinger (skysurvey.org)

Rimane però pianeta nano (dwarf planet) in quanto non è stato in grado di “ripulire” la propria fascia orbitale da altri oggetti di dimensioni confrontabili.

Logo Missione NASA Dawn: Vesta e Cerere
Logo missione NASA Dawn. Crediti: NASA

La sonda spaziale Dawn partita nel 2007 è stata la missione di esplorazione di Cerere e Vesta. Ha raggiunto l’orbita dell’asteroide Vesta nel 2011 dopo 4 anni di viaggio e in seguito l’orbita del pianeta nano Cerere nel 2015. La missione è finita nel 2018, quando è finito il propellente.

Però, grazie a questa missione si è potuto studiare nel dettaglio il pianeta nano.

Cerere è quindi il più grande oggetto della fascia degli asteroidi con circa 940 km di diametro, si trova tra Marte e Giove ed è ricco di ghiaccio. La sua composizione è ricca di minerali che si sono formati grazie alla presenza di acqua, come le argille (con ammoniaca) e i carbonati. Presenta crateri da impatto e sotto la crosta del cratere Urvara così come su quello di Occator, sono stati trovati degli strati di sale, così come era stato scoperto materiale organico nel cratere Ernutet. Inoltre sono presenti criovulcani, ovvero vulcani di ghiacco che eruttano gas o liquidi come acqua, ammoniaca o metano.

 

Di seguito trovate il codice per realizzarlo con la pixel art.

Oppure potete stamparvi la scheda a colori o in bianco e nero.

Buon divertimento!

Licenza per il riutilizzo del testo:
2024-07-11

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A cura del gruppo di didattica innovativa dell’INAF. Le traduzioni in inglese, francese e tedesco sono curate da Giuliana Giobbi.

 

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