Titolo del gioco e produttore: High Frontier 4 all (Sierra Madre Games)

Designer: Phil Eklund

Descrizione: Usando tecnologia attuale (e realistica), il gioco si propone come una corsa alla colonizzazione del sistema solare basandosi su corrette traiettorie spaziali fisiche. High Frontier 4 all è estremamente corretto sia in terminologie utilizzate, sia nell’implementazione minuziosa di dettagli fisici all’interno delle meccaniche di movimento delle astronavi presenti. Presenta all’interno della documentazione fornita sia un glossario sia un’appendice estremamente ben curati con le spiegazioni delle tecnologie e delle più recenti scoperte scientifiche del sistema solare implementate nel gioco. Il gioco nella sua versione completa ha una estrema complessità sia di comprensione sia di giocabilità e richiede necessariamente una curva di apprendimento molto ampia per poter essere apprezzato in tutti i suoi dettagli scientifici. Dal punto di vista etico, il gioco passa il messaggio coloniale-capitalista in cui il sistema solare sia una enorme miniera di risorse da estrarre e utilizzare a beneficio dell’economia terrestre.

Numero giocatori: da 1 a 5

Fascia d’età: scuole superiori e adulti

Tempo della partita: 30-240 minuti

Soft skills e competenze sollecitate: strategia, orientamento spaziale, attenzione, competenze matematiche

Significatività rispetto all’astrofisica: Il gioco rappresenta una delle più dettagliate rappresentazioni del Sistema Solare presenti in questo settore e utilizza come meccaniche di movimento per l’esplorazione spaziale sia tecnologie attuali o realistiche (rocket o vele solari per esempio), sia reali traiettorie di movimento interplanetario.

Attività in classe: Il gioco in questa edizione presenta una variante introduttiva chiamata “Space Diamonds” di breve durata (intorno ai 30min) in cui la meccanica del gioco è estremamente semplificata (rispetto alla versione completa). Parecchi dettagli astronomici del sistema solare non vengono esplicitati in questo caso, ma la meccanica di base del movimento interplanetario bassa molto bene e il gioco può essere utilizzato come attività didattica per spiegare tali meccanismi in un’ottica di esplorazione spaziale. Nonostante questo, il setup iniziale e il tempo necessario per comprendere il regolamento, porta automaticamente ad aumentare notevolmente il tempo necessario per questo gioco all’interno di una attività didattica completa.

Recensione a cura di: Giannandrea Inchingolo