Le stelle di grande massa terminano la loro vita con esplosioni catastrofiche conosciute come supernove (SN). Ciò che resta di queste drammatiche esplosioni spaziali sono i resti di supernova (SNR), composti da polveri e gas.
Una delle supernove più conosciute e studiate nella nostra galassia è Cassiopea A che è stata originata da un’esplosione avvenuta circa undici mila anni fa. La sua luce ha raggiunto la Terra solo recentemente, infatti oggi osserviamo il resto di supernova come appariva circa trecentocinquanta anni dopo l’esplosione della supernova.
Le esplosioni di supernova sono molto importanti per l’evoluzione delle galassie (compresa la nostra), arricchiscono il mezzo interstellare di massa, energia e nuovi elementi chimici e la sua onda d’urto può causare il collasso di nubi interstellari e dare il via alla formazione di nuove stelle.
Le supernove producono molti degli elementi che costituiscono il mondo che ci circonda, come il ferro, il silicio, lo zolfo e gran parte degli elementi che costituiscono noi stessi. Dunque possiamo dire che siamo fatti della stessa sostanza delle stelle.
Di seguito trovate il codice (versione a colori e versione in bianco e nero) per realizzare Cassiopea A e la mappa dei colori:
Ogni codice utilizzato indica un elemento chimico prodotto dalla supernova (a parte N che sta per nero e definisce lo spazio circumstellare tutt’intorno):
Az (azzurro): l’onda d’urto provocata dall’esplosione (forward shock)
F (fucsia): zolfo
V (viola): ferro
VC (verde): silicio
Rs (rosa): lo shock riflesso (reverse shock), rilevabile nelle immagini radio, molto più difficile da indentificare nelle immagini x.
Trovate qui le schede con tutte le istruzioni per svolgere l’attività, nella versione bianco e nero o a colori.
Si ringrazia Salvatore Orlando dell’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo, per la consulenza scientifica.