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Ozobot scopre la Superluna

By Laura Leonardi
In Blog, Coding, Robotica educativa
Tagged Per famiglie, Per insegnanti, Per studenti, Secondaria di I grado
Superluna del 26 maggio 2021. Immagine ripresa da Fabrizio Bocchino, INAF Osservatorio Astronomico di Palermo.

Il nostro piccolo amico robot torna a guidarci alla scoperta di un fenomeno molto affascinante: la Superluna!

Se osserviamo bene la Luna notiamo che, notte dopo notte, ci appare diversa per forma e dimensione. Ciò che cambia durante il ciclo lunare è il modo in cui appare in cielo, vista dalla Terra. Le forme a noi visibili della Luna dipendono infatti dalla possibilità di osservare, dalla nostra posizione, varie porzioni delle zone di luce e ombra del nostro satellite. In particolare, la forma della Luna dipende dalle posizioni reciproche dell’osservatore, della sorgente di luce che illumina la Luna (il Sole) e dalla Luna stessa.

Cosa sono le fasi lunari?

Fasi lunari. Crediti: Nasa

La Luna può apparire come un sottilissimo spicchio, per poi ingrandirsi fino a presentare un quarto della sua superficie illuminata dopo circa sette giorni, diventare piena dopo altri sette giorni e tornare gradualmente nell’ombra (Luna nuova) due settimane dopo la fase di Luna piena. Durante la Luna piena a volte può apparire più grande, anche se in realtà ha sempre la stessa forma e grandezza. Questo avviene perché l’orbita della Luna attorno alla Terra non è perfettamente circolare, bensì leggermente ellittica (la sua distanza dalla Terra varia fra 356410 chilometri e 406740 chilometri). Dunque, durante il suo ciclo di circa un mese, capita che la Luna si trovi alla sua minima distanza dalla Terra, il perigeo, e altre volte alla sua massima distanza, l’apogeo. Quando la fase di Luna piena coincide con il passaggio della Luna al suo perigeo possiamo osservare quella che viene chiamata Superluna, una Luna che appare fino al 14 per cento più grande!

Iniziamo!

Ma prima di scoprire insieme a Ozobot la Superluna, utilizzeremo il piccolo robot per capire un altro aspetto molto importante che riguarda il nostro satellite: perché dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia della Luna?

Cosa ci occorre per questa attività:

  • due Ozobot
  • la piattaforma OzoBlockly (per saperne di più sulle funzioni della piattaforma date un’occhiata qui).
  • fogli A4
Ozobot-Luna e Ozobot-Terra a rapporto!

Iniziamo a comporre su OzoBlockly questo semplice codice composto da un blocco loop e da un blocco di movimento nel quale selezioniamo la direzione in cui il robot ruoterà: left (sinistra):

repeat forever do > spin > left

Perché a sinistra? L’informazione che abbiamo appena codificato verrà caricata solo su uno dei robot che per la nostra attività simulerà la Terra. Per far sì che il fenomeno per cui dalla Terra riusciamo a vedere solo un lato della Luna sia ben spiegato occorre simulare anche il moto di rotazione terrestre che è in senso antiorario, dunque verso sinistra.

Decidiamo quale dei due ozobot simulerà la Terra e quale la Luna e carichiamo il codice appena scritto sull’ozobot-Terra. Se vogliamo, per rendere l’attività ancora più divertente per i più piccoli, possiamo decorare il nostro piccolo robot come nell’esempio in foto.

Codice su OzoBlockly

Stampiamo questa rappresentazione dell’orbita della luna su un foglio A4 e posizioniamo l’ozobot-Terra sull’immagine della Terra premendo due volte velocemente il pulsante di accensione. Ciò che accadrà è che il piccolo robot inizierà a ruotare su sé stesso in senso antiorario, simulando il moto di rotazione della Terra.

Prendiamo il secondo robot – la Luna – e incolliamoci sopra la piccola freccia blu che si trova in basso a destra del foglio che abbiamo stampato. Accendiamo normalmente il piccolo ozobot-Luna per poi farlo muovere lungo l’orbita tracciata nel foglio.

Osserviamo bene: cosa notate? Mentre l’ozobot-Terra gira su sé stesso e l’ozobot-Luna percorre l’intera orbita, la freccia blu compie un giro completo di 360 gradi su sé stessa e questo è esattamente il motivo per cui dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia della Luna: perché il periodo di rivoluzione attorno alla Terra è uguale al periodo di rotazione della Luna su sé stessa, pari a circa 29 giorni.

A caccia della Superluna

Adesso siamo pronti per la seconda parte dell’attività. Per spiegare il fenomeno della Superluna occorre stampare su un foglio A4 un’altra rappresentazione dell’orbita della Luna.

Questa volta l’attività ha due livelli di difficoltà: nella prima versione bisognerà completare l’orbita della Luna inserendo correttamente i codici colore (per saperne di più sull’uso dei codici colore, vedi qui), così come suggerito sul foglio stampato in basso a destra. In questo modo daremo modo all’ozobot-Luna di fermarsi, per pochi secondi, in corrispondenza dei punti indicati e noi potremo ammirare tutte le varie fasi della Luna; nella seconda versione l’orbita è già completa. Con l’utilizzo di una torcia – va bene anche quella di un cellulare – simuliamo la luce del Sole e posizioniamola in corrispondenza di una dei punti da 1 a 4. In questo modo, in base alle combinazioni, riusciamo a vedere come cambia l’illuminazione sulla superficie lunare e come cambiano le sue fasi.
Per esempio se mettiamo la torcia nella posizione 1 e l’Ozobot-Luna alla posizione P (che sta per perigeo), abbiamo una Luna nuova. Se invece posizioniamo il Sole a 1 e l’Ozobot-Luna alla posizione A (che sta per apogeo) abbiamo una Luna piena.
E la Superluna, allora? Provate a indovinare!

Guarda il video tutorial su EduInaf:

Attività realizzata per il percorso tematico “La Superluna” pubblicato su Edu Inaf, in collaborazione con Antonino La Barbera e Laura Daricello.

 

 

Licenza per il riutilizzo del testo:
2021-11-30

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