Abbiamo a disposizione due modelli che abbiamo esplorato con la lettura luminosa e l’attività delle ombre colorate. Ma quale modello funziona meglio per descrivere la percezione visiva RGB o CYM?
Questa parte del percorso è ispirata da questa risorsa dell’Exploratorium ed è il perfetto completamento di un ideale percorso.
- Prendete due fogli A4: in uno disegnate una gabbia e nell’altro incollate la sagoma di un uccello, ritagliata da un cartoncino rosso. L’uccello deve essere tutto dello stesso colore ma disegnate un occhietto che aiuterà la vostra concentrazione.
- Incollate i due fogli A4 su un cartellone e posizionatelo in una zona ben illuminata.
- Fissate l’occhio dell’uccello rosso per 15-20 secondi e poi fissate rapidamente il foglio bianco con la gabbia per uccelli. È meglio se, nel farlo, non chiudete gli occhi. Nella gabbia dovreste vedere un uccello verde-bluastro (ciano).
- Ora ripete il processo, ritagliando questa volta un uccello verde. Nella gabbia dovreste vedere un uccello blu-rossastro (magenta).
- Infine, fissate l’uccello blu. Dovreste vedere un uccello giallo nella gabbia.
Potreste anche ritagliare un uccello rosso, un pesce blu e una lucertola verde.
Ricapitolando…
Percepiamo i colori attraverso il nostro occhio, che è il nostro sensore. La luce (che viene dal Sole, ad esempio) colpisce un oggetto, una parte viene assorbita ed una riflessa. Un oggetto che percepiamo verde assorbe tutti i colori tranne il verde, che viene riflesso e che noi percepiamo perché la luce riflessa entra nel nostro occhio. Per stampare un libro, una fotografia, un’immagine, si sovrappongono gli inchiostri: per esempio, inchiostro giallo sovrapposto a inchiostro ciano, su un foglio bianco. In questo caso i due strati di inchiostro si comportano come filtri per la luce. L’inchiostro giallo assorbe una parte della luce. La parte rimanente attraversa l’inchiostro ciano che ne assorbe un’altra parte. La parte rimanente viene riflessa dalla carta bianca e costituisce lo stimolo di colore che arriva al nostro occhio. Questa si chiama mescola sottrattiva ed è con questa che giochiamo proiettando con la lavagna luminosa.
Com’è fatto il nostro occhio?
La retina contiene i recettori della luce chiamati coni e bastoncelli. I bastoncelli recepiscono la quantità di luce. Se avessimo solo i bastoncelli vedremmo solo delle gradazioni di grigio. I coni sono di tre tipi e consentono invece di vedere i colori (a patto ci sia abbastanza luce). Tutti e tre i tipi di coni sono sensibili a una vasta gamma di lunghezze d’onda ma un tipo è più sensibile alle lunghezze d’onda lunghe (del nostro spettro visibile), uno alle lunghezze d’onda medie, e uno alle corte.
Con questi tre tipi di coni prossimo vedere tutte le sfumature di colore. Sarebbe un po’ come dire che con i numeri da 0 a 9 contiamo fino a quanto vogliamo. Quando una luce rossa, una luce blu, e una luce verde brillano sullo schermo, lo schermo sembra bianco perché queste tre luci colorate stimolano tutti e tre i tipi di coni nei nostri occhi, creando la sensazione di bianco. Rosso, verde e blu sono quindi chiamati primari additivi della luce.
Con queste tre luci si possono fare le ombre di sette diversi colori: blu, rosso, verde, nero, ciano, magenta e giallo bloccando diverse combinazioni di luci. Può sembrare strano che un mix di luce verde e blu siano percepiti come giallo: quello che succede è che i recettori vengono stimolati nello stesso modo dalla luce gialla e dal mix rosso verde e per questo l’occhio non li distingue.