La programmazione – il coding – è una disciplina trasversale che ha come base il pensiero computazionale. Saper programmare è un po’ come possedere un superpotere che permette di realizzare le idee che avete in testa semplicemente istruendo per piccoli passi un dispositivo programmabile (il computer, un robot) affinché le realizzi per voi. Questo superpotere non è riservato ai supereroi, bensì lo si può facilmente acquisire praticando il coding.
Nel nostro ambito – quello dell’astronomia e dell’astrofisica, dove i concetti da affrontare spesso non sono semplici – saper programmare è molto utile anche per un altro motivo. Quando si vuole dare vita a un’idea tramite il coding, occorre che i concetti alla base di quell’idea siano molto chiari in noi stessi, per riuscire a definire in maniera chiara i passi (gli algoritmi) da fare eseguire al dispositivo programmabile. L’esercizio della programmazione permette di scavare a fondo – sollevando dubbi, proponendo soluzioni e indagando sulle possibili strade che si possono percorrere per arrivare alla soluzione – e inevitabilmente porta a una migliore comprensione dei concetti stessi. Questo è quello che si definisce pensiero computazionale, fondamentale in tutti gli ambiti della vita e alla base di ogni attività di ricerca.
Questa pagina raccoglie i collegamenti a diverse attività di coding che abbiamo preparato utilizzando diversi strumenti. Le attività possono essere proposte nelle scuole o possono essere fatte a casa, in completa autonomia oppure con l’aiuto di un adulto. Ogni scheda vi permetterà di imparare le basi della programmazione, sviluppare il pensiero computazionale e nel contempo imparare cose interessanti del nostro universo. Buon divertimento!
Scratch
Scratch è un ambiente di programmazione visuale, sviluppato dal gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten presso il Multimedia Lab del MIT di Boston, guidato da Mitchel Resnick. È particolarmente adatto per insegnare le basi della programmazione agli studenti, anche giovanissimi, per sviluppare il pensiero computazionale e le capacità di problem solving. Risulta molto utile anche a insegnanti e genitori che possono utilizzarlo per progetti pedagogici e di intrattenimento, spaziando dalla matematica, alla scienza, alla storia e all’arte, consentendo la realizzazione di simulazioni, animazioni e semplici giochi. I protagonisti dei programmi sviluppati con Scrath si chiamano sprite e la nostra bravissima Barbara Olmi ne ha preparati alcuni che potete scaricare a questa pagina.
- Crea il tuo astro-documentario con Scratch
- Quanto pesi nel Sistema solare?
- Quanto salti nel Sistema solare?
- Alla ricerca di segnali Extra-Terrestri
- Quante sono le civiltà extra-terrestri intelligenti nella Galassia?
- Perché i sassi affondano e le navi galleggiano?
- Le Leggi di Keplero
- Moto planetario secondo il modello Tolemaico
- Transito di un pianeta con Scratch
- Il messaggio di Arecibo con Scratch
- Le avventure di Blu
- Digital storytelling con le Cosmicomiche di Italo Calvino
Makey Makey
Makey Makey è un kit in grado di rendere interattivi oggetti conduttivi di uso comune attraverso la creazione di semplici circuiti elettrici. In pratica, permette di creare un touchpad con qualsiasi materiale conduttore, attaccandolo alla scheda elettronica tramite pinze a coccodrillo.
Ozobot
Ozobot è un piccolo robot dotato di sensori ottici che lo rendono capace di riconoscere i colori e muoversi su superfici – sia fisiche che digitali – seguendo percorsi colorati. È molto divertente, sia da usare che da programmare. Queste sono alcune attività che vi proponiamo:
Arduino
Arduino è una piattaforma hardware composta da una serie di schede elettroniche dotate di un microcontrollore, con la quale si possono realizzare semplici dispositivi che utilizzano sensori e attuatori. Alla scheda è abbinato un ambiente di sviluppo per la programmazione del microcontrollore. Tutto il software è libero, come lo sono anche tutte le attività che trovate qui.
Pixel Art
Per rappresentare le immagini, i computer hanno bisogno di costruire una griglia e di colorare i quadretti. Non sanno fare diversamente. Ogni quadretto è un pixel. Chiamiamo pixel art ogni disegno che mette in evidenza la struttura a quadretti delle immagini, facendole diventare piccole opere d’arte. Tanto più piccoli e numerosi sono i pixel, tanto meno evidente è la quadrettatura e tanto più definita e continua ci appare l’immagine. È possibile usare la pixel art nell’ambito del coding unplugged, dando ai bambini un “codice” definito come sequenza di colori e numeri che rappresenta la procedura con cui colorare i quadretti di un foglio per riuscire a ottenere l’opera d’arte. Anche in questo caso, abbiamo sviluppato proposte che permettono di praticare questa forma di coding unplugged cercando di coinvolgere gli studenti con temi affascinanti di astronomia e astrofisica.
- Una nebulosa di emozioni in pixel
- Il resto di supernova Cassiopea A
- Il resto di supernova SN1987A
- Il messaggio di Arecibo
- La prima immagine di un buco nero
- Mercurio, il più veloce
- Venere, il nostro caldo gemello
- Terra, la nostra casa
- Marte, il Pianeta rosso
- Giove, il gigante gassoso
- Saturno, il signore degli anelli
- Urano, il pianeta che “rotola”
- Nettuno, il più lento
- Plutone, il pianeta nano
- La galassia M77
- Il paracadute di Perseverance
- Il telescopio spaziale James Webb
- Lo specchio primario di Jwst
- Haumea, il pianeta nano hawaiano
- Il gelido Makemake
- Eris il pianeta nano della discordia
- Cerere, il pianeta nano dea della Terra