Breve descrizione dell’attività
Fonte di meraviglia per tutti, la Luna non smette mai di ammaliare e di essere protagonista di incredibili storie. Ma perché a volte ci appare solo un facetto, altre volte è piena e ogni tanto non si vede proprio? Grazie al lunatario potrete scoprire perché la Luna ci appare con vesti sempre diverse e potrete svelare i segreti del suo rivelarsi e scomparire, continuando a provare sorpresa per il suo ciclico cambiamento.
Materiali necessari per l’attività
- Lunatario. Per la costruzione del Lunatario potete seguire questa risorsa (link).
- Torcia
- Cartoncino nero
- Matite bianche
- Opzionale: modellino tattile delle fasi lunari da incollare sotto i fori per permettere l’esplorazione tattile, oltre a quella visuale. I modelli tattili possono essere realizzati con una stampante 3D (link) oppure con materiali semplici (e.g., carta vetrata) percepibili al tatto.
Preparazione dell’attività
Il lunatario è una scatola a base ottagonale in legno contenente al suo interno una riproduzione della Luna realizzata con la stampante 3D, fissata alla sommità con un sottile filo da pesca in modo da apparire sospesa, e visibile dall’esterno solamente tramite otto piccoli fori disposti lungo le otto facce/pareti del poliedro. Il lunatario può essere facilmente costruito usando materiali comuni, ad esempio una grossa scatola di cartone e una pallina di polistirolo bianca sospesa da un filo, come illustrato in Figura 1. Per le scuole che si volessero cimentare con la fabbricazione digitale è disponibile una versione che si può costruire con l’aiuto di una stampante in 3D e pochi altri semplici materiali. Tutta la descrizione e i files qui.
Per la costruzione delle lune tattili è possibile utilizzare una stampante 3D e i file riportati qui. In alternativa si possono creare materiali semplici come carta vetrata che siano facilmente riconoscibili al tatto. Le lune tattili possono essere incollate alla parete esterna del lunatario, sopra o sotto il foro da cui si osservano le fasi lunari.
È inoltre buono preparare i cartoncini neri piegati in otto, a leporello, per permettere ai partecipanti di disegnare le fasi lunari negli appositi spazi.
Descrizione dello svolgimento dell’attività
Iniziare l’attività in modo ludico, chiedendo ai partecipanti come appare la Luna quando osservano il cielo la notte, se appare sempre uguale, cosa cambia, se la Luna c’è sempre o se a volte non la vedono. Chiedere secondo loro perché la Luna cambia apparenza e non sempre è visibile. Questa parte iniziale di scambio d’idee può essere guidata, soprattutto per i partecipanti più piccoli, dalla lettura di un albo illustrato come ad esempio “L’uomo della luna” di Tomi Ungerer o “Quella volta che la terra e la luna litigarono” di David Duff.
In seguito i partecipanti saranno incoraggiati a testare le loro ipotesi utilizzando il lunatario. Il facilitatore tiene una torcia, che rappresenta il Sole, appoggiata ad uno dei fori. A turno i bambini vengono invitati a guardare dagli spioncini cambiando progressivamente posizione intorno al lunatario: ne risulta che la forma della Luna, seppur sempre uguale, muta agli occhi di ciascuno a seconda della posizione relativa tra la sorgente di luce (sole/torcia) e la posizione dell’osservatore. La facilitazione di questa fase è stata improntata al gioco, e alla condivisione di questa scoperta tra pari. Se avete realizzato anche le lune tattili, potete incoraggiare i partecipanti non solo ad osservare attraverso i fori, ma anche a toccare i modellini applicati in prossimità dei fori.
Nella fase finale dell’attività, i partecipanti vengono invitati a riprodurre le fasi lunari utilizzando cartoncini neri e matite bianche. Il facilitatore può chiedere loro di disegnare, in ognuna della facce del leporello, una fase lunare. Se i partecipanti non ricordano alcune fasi, possono tornare ad osservare attraverso i fori del lunatario. Per i partecipanti più piccoli questa fase più riflessiva e astratta può risultare complessa. In questi casi può essere svolta con “disegni dal vero” con un occhio sul lunatario e un occhio sul disegno, ovvero disegnando mentre si osserva attraverso il foro del lunatario.
È possibile espandere l’attività cambiando la posizione del Sole (torcia) e chiedendo ai partecipanti di riflettere su cosa accade. Verificare nuovamente le proprie idee attraverso l’osservazione usando i fori del lunatario.
Concludere l’attività chiedendo nuovamente ai partecipanti le domande poste inizialmente (come appare la luna in cielo e perché). Utilizzare l’esperienza effettuata con il lunatario e i disegni prodotti dai partecipanti per rispondere a tali quesiti.
Se ritenuto utile, è possibile fare altre esperienze “fisiche” interagendo in una stanza semibuia con un globo gonfiabile (che rappresenta la terra), una torcia (che rappresenta il sole) e una pallina di polistirolo bianca (la luna).
Descrizione dei processi fisici
Le “fasi lunari” sono i cambiamenti nell’aspetto della Luna visibili dalla Terra. Questi cambiamenti si ripetono mensilmente in un intervallo chiamato “mese sinodico” che dura 29,5 giorni, ossia il tempo necessario perché la Luna completi un ciclo da una Luna piena alla successiva, corrispondente al suo periodo di rivoluzione attorno alla Terra.
La Luna non emette luce propria, ma riflette la luce del Sole. Metà della Luna è sempre illuminata dal Sole, mentre l’altra metà è in ombra. Dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia della Luna poiché, oltre a ruotare attorno alla Terra, la Luna compie anche una rotazione su se stessa (moto di rotazione).
La parte illuminata è quella rivolta verso il Sole, ma l’aspetto della Luna cambia dalla Terra a seconda della sua posizione nell’orbita. Pertanto, la faccia illuminata non è sempre visibile dalla Terra.
Prima fase: la Luna Nuova (Novilunio)
Quando la Luna è allineata tra il Sole e la Terra, si chiama Luna Nuova, segnando l’inizio del ciclo lunare. Durante il novilunio, vediamo la faccia non illuminata dalla Luna, quindi non vediamo la Luna nel cielo a causa della luminosità del Sole. Se l’allineamento è perfetto, si verifica un’eclissi solare.
Seconda fase: la Luna Crescente
La Luna si sposta verso est e diventa progressivamente più visibile dalla Terra. All’inizio appare come un piccolo spicchio che cresce fino al primo quarto di Luna. In questa fase, detta “crescente”, nell’emisfero boreale la parte destra del disco lunare è illuminata, mentre nell’emisfero australe è la parte sinistra a essere illuminata.
Terza fase: la Luna Piena (Plenilunio)
La Luna continua il suo percorso orbitale e, quando la Terra si trova tra il Sole e la Luna, vediamo l’intera faccia della Luna illuminata: è il plenilunio o Luna Piena.
Quarta fase: la Luna Calante
Nella seconda metà del mese inizia la fase “calante”: la parte illuminata diminuisce progressivamente, ripercorrendo le forme viste prima della Luna Piena ma con la gobba rivolta nella direzione opposta. Nell’emisfero boreale, vedremo la parte illuminata a sinistra.