mBot segue un percorso
Per seguire un percorso, inteso come linea nera su sfondo bianco, mBot usa i due sensori a infrarossi posizionati frontalmente e rivolti verso il basso. Quando la radiazione infrarossa, emessa dal trasmettitore, arriva su un fondo bianco, viene riflessa e il sensore è in grado di rilevarla. Se invece colpisce la linea nera, viene assorbita e il sensore non rileva nulla. I sensori sono due e le possibili combinazioni sono quattro, a cui corrispondono quattro codici (da 1 a 4) restituiti dal sensore inseguimento di linea. Attenzione che, come nelLEGGI TUTTO
mBot si ferma in corrispondenza a un ostacolo
Per riuscire a far sì che mBot si fermi quando incontra un ostacolo, si utilizza il sensore a ultrasuoni, posizionato negli occhi del robot: un occhio è il trasmettitore di ultrasuoni (indicato con la lettera T), l’altro è il ricevitore (indicato con la lettera R). Il sensore a ultrasuoni permette di fare conoscere a mBot la distanza dell’oggetto che ha davanti, senza toccarlo. Il trasmettitore emette un segnale a ultrasuoni che viene riflesso dall’oggetto e ritorna al ricevitore. Misurando l’intervallo tra l’istante in cui il segnale è partito e quelloLEGGI TUTTO
mBot va su Marte!
In occasione di eventi, nelle scuole o durante i centri estivi, introduciamo alcuni concetti di robotica educativa usando un piccolo robot educativo che si trova in commercio – mBot – programmabile utilizzando mBlock (basato su Scratch, con in più la libreria che permette di agire sul robot). Viene fornito in un kit di montaggio e per assemblarlo occorre circa una mezz’oretta. Generalmente gli studenti delle scuole secondarie di primo grado riescono a montarlo in completa autonomia, dai componenti meccanici alla scheda elettronica (basata su Arduino Uno). In questa pagina forniamoLEGGI TUTTO
Accendiamo le costellazioni
Nelle notti limpide e con la Luna nuova, a occhio nudo si possono ammirare fino a 3000 stelle. Gli antichi, per riuscire a orientarsi in quella miriade di puntini luminosi, collegarono idealmente le stelle con delle linee immaginarie, formando dei raggruppamenti e dando vita a dei personaggi di fantasia, animali e oggetti attorno ai quali ricamarono delle storie che sono state tramandate di generazione in generazione. Le zone del cielo individuate da questi raggruppamenti di stelle si chiamano costellazioni e ci aiutano, ancora oggi, a comprendere il cielo notturno, aLEGGI TUTTO
Le avventure di Blu
Blu è un esserino molto curioso… extraterrestre lo chiamerete voi, e infatti viene da un pianeta molto lontano, un pianeta piccolissimo sperduto nella nostra Galassia che non troverete in nessuna mappa. Blu si annoia nel suo desolato pianetino e così decide di partire all’esplorazione dello spazio per cercare di capire il mondo che lo circonda. Cominciano così le avventure di Blu, il personaggio guida creato nel 2018 per INAF Osservatorio Astronomico di Cagliari dalla ricercatrice Silvia Casu e dalla instructional designer Alessia Luca, esperta in nuove tecnologie per la didattica, e disegnatoLEGGI TUTTO
A caccia di spettri
Con questo laboratorio di making scoprirete alcuni aspetti della luce, costruendo un vero strumento scientifico chiamato spettroscopio. È uno strumento fondamentale in astronomia perché permette di studiare la composizione chimica e lo stato fisico dei corpi celesti che osserviamo. Ovviamente lo spettroscopio che costruirete non è proprio come quelli che usano gli astronomi per osservare le stelle, ma funziona bene e vi permetterà di scomporre la luce delle sorgenti che vi circondano in un arcobaleno di colori, e scoprire alcune loro caratteristiche che altrimenti non riuscireste a vedere. È unoLEGGI TUTTO
Quanto pesi nel Sistema solare?
Con questa attività potrai scoprire quanto pesi sui vari pianeti del Sistema Solare. Lo farai programmando con un vero linguaggio di programmazione: Scratch. Alla fine, potrai fare usare il tuo programma a chi vuoi, facendo divertire anche i più grandi, che scopriranno quanto sia più confortante pesarsi su Marte, piuttosto che su Giove. Iniziamo scaricando le immagini dei pianeti, che diventeranno i nostri sprite: un’immagine per ogni pianeta. Per farlo, clicca sull’immagine con il tasto sinistro del mouse e vedrai che si aprirà una versione ingrandita del pianeta. A questo puntoLEGGI TUTTO
Quante sono le civiltà extra-terrestri intelligenti nella Galassia?
Per stimare il numero di civiltà extraterrestri esistenti in grado di comunicare nella nostra galassia – la Via Lattea – gli astronomi usano una formula matematica chiamata equazione di Drake. Il nome deriva da Frank Drake, l’astronomo e astrofisico statunitense che per primo la formulò. Nel gioco che proponiamo – realizzato con Scratch – puoi fare una stima del numero di civiltà intelligenti presenti nella nostra galassia utilizzando una versione semplificata di questa formula. La formula originale contiene sette termini, mentre qui ne sono solo tre: A: numero di pianeti per ogniLEGGI TUTTO
Alla ricerca di segnali Extra-Terrestri
Per andare alla ricerca di forme di vita intelligenti nell’Universo, gli astronomi hanno sviluppato un programma scientifico chiamato SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence, che tradotto significa “ricerca di intelligenze extraterrestri”). I presupposti del programma sono che se esistesse una civiltà talmente evoluta da essere in grado di comunicare, è probabile che lo farebbe tramite l’invio di segnali radio, così come facciamo noi sulla Terra con i telefonini. A partire da questo concetto, i ricercatori del SETI utilizzano i radiotelescopi per cercare dei segnali extra-terrestri (ET) artificiali, dove un radiotelescopio èLEGGI TUTTO
Una bilancia gravitazionale con Arduino
Tramite questa attività potrai scoprire quanto pesi sulla Luna e sui vari pianeti del Sistema Solare. Per raggiungere questo obiettivo useremo Arduino UNO, una piattaforma hardware utilizzata per costruire progetti di robotica, elettronica e automazione, sulla quale viene caricato un software (in linguaggio C) che consentirà di controllare una serie di sensori collegati alla scheda stessa e di interagire con essi. Oltre alla sola scheda Arduino avremo bisogno di 9 pulsanti, uno per ogni pianeta del Sistema Solare più la Luna, una pedana quadrata di una quarantina di centimetri di lato cheLEGGI TUTTO