Quanto salti nel Sistema solare?
Con questa attività sviluppata con Scratch, scoprirai insieme a Blu quanto in alto salteresti nei vari pianeti del Sistema solare.LEGGI TUTTO
Questa è una raccolta di attività che possono essere svolte dagli studenti, in classe o a casa, in completa autonomia.
Con questa attività sviluppata con Scratch, scoprirai insieme a Blu quanto in alto salteresti nei vari pianeti del Sistema solare.LEGGI TUTTO
Lo specchio primario del James Webb Space Telescope (Jwst) è il più grande mai costruito per un telescopio spaziale. I telescopi “vedono” usando gli specchi per raccogliere e focalizzare la luce emessa dagli oggetti. Dovendo guardare nel passato molto lontano – al tempo in cui si sono formate le prime galassie e capire, ad esempio, come si sono formati per la prima volta elementi come l’oro, il ferro o il carbonio, di cui siamo fatti anche noi – nel presente, per osservare gli oggetti nel Sistema solare e non solo,LEGGI TUTTO
Il nostro piccolo amico robot torna a guidarci alla scoperta di un fenomeno molto affascinante: la Superluna! Se osserviamo bene la Luna notiamo che, notte dopo notte, ci appare diversa per forma e dimensione. Ciò che cambia durante il ciclo lunare è il modo in cui appare in cielo, vista dalla Terra. Le forme a noi visibili della Luna dipendono infatti dalla possibilità di osservare, dalla nostra posizione, varie porzioni delle zone di luce e ombra del nostro satellite. In particolare, la forma della Luna dipende dalle posizioni reciproche dell’osservatore,LEGGI TUTTO
Questa scheda vi permette di generare un paracadute analogo a quello che il rover Perseverance ha dispiegato per “atterrare” su Marte, il cui codice è descritto in dettaglio nell’attività di coding unplugged riportata nella scheda Il paracadute di Perseverance. Cliccando sulla bandierina verde vi verranno chieste quattro parole da criptare che potrete andare a riportare nel vostro paracadute in altrettanti settori circolari, come indicato nell’attività sopra. Vi consigliamo di attivare la modalità turbo prima di cliccare la bandierina verde. Per vedere il codice di questo programma, cliccate sul bottone “GuardaLEGGI TUTTO
Era il 1995 quando due astronomi, Michael Mayor e Didier Queloz, individuarono attorno alla stella 51 Pegasi il primo pianeta extrasolare, 51 Pegasi b. Si tratta di un pianeta gigante gassoso, con dimensioni simili a Giove che orbita attorno a una stella di tipo solare. Al 21 marzo 2022 sono stati scoperti oltre 5000 pianeti extrasolari e il loro numero è in costante aumento. Il perfezionamento dei metodi osservativi e lo sviluppo di apposite missioni spaziali fanno della ricerca di esopianeti – in particolare di quelli che potrebbero avere condizioniLEGGI TUTTO
Siamo a Siracusa intorno al III secolo avanti Cristo. Un uomo è immerso in una tinozza piena d’acqua e sta facendo un bagno rilassante. A un certo punto esclama “Eureka!”. Quell’uomo era Archimede, famoso scienziato, che aveva appena intuito quella fondamentale legge della fisica – che da lui poi prese il nome – che spiega perché i corpi galleggiano. Il principio di Archimede afferma che “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari alla forza peso del fluido che il corpo, immergendosi, ha spostato“.LEGGI TUTTO
Con questo semplice codice realizzato con Scratch sarete in grado di visualizzare (e ascoltare) un messaggio in codice binario, come quello inviato da Arecibo il 16 novembre 1974 e descritto in questa attività. Vediamo passo per passo come realizzarlo. Come prima cosa, dall’interfaccia di Scratch disegnate un nuovo sprite (meglio se quadrato e di piccole dimensioni): sarà il vostro bit. Fatelo del colore che preferite, l’importante è che sia ben visibile sullo sfondo che andrete a scegliere. Nel nostro progetto (che vi invitiamo ad aprire, guardarci dentro e remixarlo) èLEGGI TUTTO
Ti sei mai chiesto a quali costellazioni appartengono le stelle che vedi in una limpida notte estiva o durante tutto il periodo dell’anno? Con questo semplice laboratorio dedicato ai più piccoli (bambini in età prescolare o dei primi anni della scuola primaria) avrai la possibilità di imparare a riconoscere le costellazioni più “famose”. Potrai aiutare il tuo bambino o i tuoi piccoli alunni a realizzare i tubi delle costellazioni, utilizzando materiali semplici e di facile reperibilità. Se ti fa piacere, potrai far precedere alla realizzazione di ogni tubo della costellazioneLEGGI TUTTO
SN 1987A è la supernova più famosa e studiata dei tempi moderni. Si trova nella Grande Nube di Magellano a circa 170 mila anni luce e prende il nome dalla data in cui fu avvistata per la prima volta dalla Terra, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 1987. Il resto di supernova mostra in banda X una nebulosità circolare. Se la stessa immagine di SN 1987A la ottenessimo in banda ottica, invece, noteremmo tre nebulosità circolari: due più esterne e una al centro, composte da gas. In prossimitàLEGGI TUTTO
Urano è il settimo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. Ha molte caratteristiche in comune con Nettuno, ma ciò che lo rende unico è l’inclinazione del suo asse di rotazione, che misura circa 98° rispetto al piano dell’orbita. Ciò significa che sembra “rotolare” sul piano orbitale. Il motivo che ha portato il pianeta a questa peculiarità è ancora incerto, ma la teoria più comune è che sia la conseguenza di un impatto avvenuto quando Urano era ancora in formazione. Come si vede nell’immagine a fianco –LEGGI TUTTO
Nettuno è l’ultimo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. Impiega quasi 165 anni a percorrere un orbita intorno alla nostra stella e poco più di 16 ore a compiere un giro su se stesso. L’immagine a destra – scattata dalla sonda Voyager 2 nel 1989 – mostra la presenza della Grande Macchia Scura, un sistema di tempeste dal diametro medio di 14.000 km che rappresenta una delle formazioni atmosferiche più grandi del Sistema Solare, seconda solo alla Macchia Rossa di Giove. Di seguito trovate il codiceLEGGI TUTTO
La Terra è l’unico pianeta del Sistema Solare che ospita la vita. Ma cos’è che la rende un pianeta così speciale? Sono molte le caratteristiche che rendono il nostro pianeta adatto alla vita, ma le principali sono due. Innanzitutto si trova nella cosiddetta zona abitabile, la regione intorno ad una stella (indicata in verde nell’immagine a fianco) dove è teoricamente possibile per un pianeta mantenere acqua liquida sulla sua superficie. I pianeti oltre la zona abitabile hanno una temperatura troppo bassa e quindi l’acqua – se presente – è sottoforma diLEGGI TUTTO
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